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Torbiere del Sebino

Le Torbiere del Sebino d'Iseo si trovano in un territorio paludoso a sud del lago d'Iseo, è una distesa di circa 2 km quadrati dove dove è presente la Torba avente un notevole spessore e che in certi punti raggiunge 5 m circa di profondità.
Si tratta di un'area piuttosto ristretta che con il trascorrere dei millenni l'abbondante vegetazione cresciuta permise la crescita di uno spesso strato di torba, il quale andò via via sostituendosi all'acqua trasformando la zona in un'estensione di prati umidi. circa 360 ettari, composti prevalentemente da canneti e specchi d'acqua circondati da campi coltivati .
Una parte si trova a diretto contatto con il Lago d'Iseo ed è denominata lametta; c'è poi una parte interna, formata da grandi vasche intervallate da sottili argini di terra, denominata lama e un'altra area con vasche ottenute dall'escavazione dell'argilla.
Una volta essiccata, la torba costituiva un materiale prezioso per l'economia della zona dato che poteva sostituire l'utilizzo del carbone, la cui importazione era molto costosa. Prima dell'era del petrolio e dell'energia elettrica venne usata per molteplici scopi: nelle fornaci, nelle filande, per riscaldare le abitazioni e perfino per alimentare i treni della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo fino alla prima guerra mondiale. Venne molto richiesta anche durante l'ultima guerra. Il suo utilizzo cessò completamente intorno agli anni '50, periodo in cui il paesaggio della zona era completamente trasformato e, con esso, anche la flora e la fauna in esso esistente.E’ una Riserva Regionale, istituita nel 1984.
.Esiste un percorso circolare della lunghezza di circa 1 Km completamente attrezzato lungo il quale sono dislocati diversi pannelli didattici esplicativi del fenomeno e delle caratteristiche del territorio (geomorfologia, flora, fauna, ecc.) con gradini artificiali e terrazze panoramiche e con numerosi punti di sosta, ed è adatta ad essere percorsa anche con i bambini
La riserva è sempre aperta.Numerose sono le specie animali che popolano l'area della riserva. Nella parte palustre è stata rilevata la presenza di diciassette specie nidificate, otto sedentarie e nove estive (cioè presenti nel periodo riproduttivo tra aprile e settembre). Germano reale, aironi, svassi e anatidi sono gli avvistamenti più comuni. Tuttavia tanti altri volatili popolano questa riserva: mestolone, beccaccino, gallinella d'acqua, usignolo di fiume.L'ingresso all'area è libero fino ad un numero massimo di 5 persone.
Per gruppi più numerosi, è necessario richiedere l'autorizzazione

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